Tecnologia e tecniche di avanguardia per risolvere anche le patologie più complesse.
L’implantologia necessita di uno spessore osseo residuo che in molti casi è insufficiente.
E’ possibile aumentare tale spessore osseo con varie tecniche chirurgiche che prevedono l’innesto del proprio osso prelevato da un’altra sede o da materiali idonei.
Nel caso delle malattie o importanti recessioni gengivali ,siamo in grado di trovare la soluzione adatta. È possibile, infatti, sottoporsi con successo ad una rigenerazione ossea, in modo da ottenere una sufficiente superficie di supporto per poter applicare i denti nuovi, avvalendosi (anche in questo caso) delle tecnologie moderne
Nei pazienti ammalati di parodontiti, la terapia implantare viene effettuata solo quando la malattia parodontale è stata curata ed il paziente è in grado di mantenere lo stato di salute parodontale. Il posizionamento di impianti in pazienti con parodontite non trattata implica un rischio molto elevato di perimplantite, malattia simile alla parodontite, che comporta la progressiva distruzione dell’osso intorno all’impianto fino alla sua perdita.
La terapia implantare può anche rappresentare un’ottima soluzione per casi di edentulia totale, in alternativa alla protesi totale rimovibile, con ovvi vantaggi funzionali e di confort.
Lo Studio Lodato e Cannavò ritiene prioritario salvare gli elementi dentali naturali. Gli impianti tuttavia costituiscono spesso una soluzione ideale per sostituire denti mancanti o denti non recuperabili a causa di patologie gravi o di traumi. La scelta di effettuare impianti è legata ad una grande quantità di elementi clinici che vengono accuratamente valutati, quali le indicazioni alla terapia implantare con le possibili alternative terapeutiche, il rapporto costo / beneficio e le aspettative del paziente . Vengono tenuti in considerazione inoltre tutti gli elementi legati allo stato di salute sistemica del paziente che possono influenzare il successo della terapia implantare: tra questi il fumo, il diabete, l’osteoporosi, l’assunzione di farmaci e dei fattori locali che includono la quantità e la qualità di osso disponibile, i tessuti molli, i rapporti con i denti antagonisti e altri.