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Parodontologia

La Parodontologia è coordinata dal Dott.ssa V. Cannavò, che si occupa delle visite, della pianificazione terapeutica e della terapia chirurgica.

La Dott. ssa Cannavò ha messo a punto un protocollo terapeutico per il trattamento della parodontite ad altissimo tasso di successo , è un approccio tecnologicamente avanzato che unito alla passione e dedizione e alla competenza derivata dalla sua esperienza sul lavoro e nei 20 anni trascorsi nel reparto di Parodontologia dell’Università di Catania dimostra l’elevato standard qualitativo raggiunto dello Studio.

La Malattia Parodontale

Il termine “Malattia Parodontale”, definisce due gruppi eterogenei di patologie infettive del cavo orale, le gengiviti e le parodontiti, a carico del parodonto, complesso anatomo-funzionale, individuato da Weski comprendente il cemento radicolare, il periodonto, la gengiva e il processo alveolare. Queste patologie sono intese come risposte infiammatorie della gengiva e dei sottostanti tessuti connettivali, a causa di un particolare accumulo batterico sui denti, definito placca dentale. Causa di tale malattia sono proprio questi accumuli di placca e la perdita dei complessi equilibri esistenti tra i batteri patogeni, presenti nella placca e la risposta immunitaria locale e sistemica dell’individuo.

Queste affezioni, riconoscono un’etiopatogenesi multifattoriale, nella quale gioca un ruolo determinante la quantità di batteri Gram-negativi parodontopatogeni, sempre presenti nella placca batterica, nel solco gengivale, sulla lingua e nella profondità delle tasche, in grado di scatenare complesse risposte immunologiche in siti specifici dell’organismo ospite “.

Malattia parodontale: tale termine indica patologie che interessano le strutture di supporto dei denti.

Vengono distinte in:

L’espressione clinica è data, nelle gengiviti, dall’infiammazione a carico dei tessuti molli del dente, e quindi nel solco fisiologico gengivale, fenomeno reversibile.

L’espressione clinica è data, nelle parodontiti, dall’infiammazione sito-specifica, con conseguente distruzione di osso alveolare di supporto e perdita di attacco connettivale, successiva alla formazione di una tasca parodontale patologica, per conseguente migrazione apicale dell’epitelio di giunzione, processo irreversibile che differisce dalla gengivite per il riassorbimento osseo che ne consegue.

Gengiviti

La gengivite è in genere caratterizzata da risoluzione spontanea, ma l’accumulo di placca può esacerbare la risposta dell’ospite determinando la necessità del trattamento parodontale.

Parodontiti

La parodontite può manifestarsi con sanguinamento gengivale, ascessi, mobilità e migrazioni dei denti, retrazioni gengivali, alitosi. E’ favorita dalla cattiva igiene orale, dalla familiarità, dal fumo, da alcune malattie come il diabete.

Parodontiti

Causano
  • Distruzione progressiva dei tessuti di supporto dei denti
  • Riduzione della funzione masticatoria
  • Compromissione dell’aspetto estetico
  • Perdita dei denti
Con conseguenti
  • Problemi psicologici
  • Costi terapeutici elevati
  • Costi sociali elevati
  • Potenziali rischi di patologie sistemice

Potenziale rischio per:

  • Batteriemia
  • Endocarditi acute e sub acute
  • Patologie cardiovascolari
  • Infezioni di protesi artificiali
  • Diabete
  • Malattie respiratorie
  • Nascita di bambini pretermine e sottopeso
  • Ascessi cerebrali
  • Altre “patologie focali”

La patologia parodontale è un’espressione locale di una serie di condizioni locali e sistemiche la cui evoluzione è condizionata non solo dall’azione locale della placca ma soprattutto dalla risposta loco- regionale e sistemica dell’ospite.

Il successo della terapia parodontale, pertanto, non è dato dal successo del singolo atto terapeutico più o meno complesso, ma dall’insieme di interventi che nel tempo riequilibrano il rapporto tra ospite e noxae patogene. Le parodontiti sono la principale causa di edentulismo parziale e totale in Italia.

Non tutte le gengiviti evolvono in parodontiti, ma è vero che ogni parodontite presenta sempre una gengivite alla base; appare quindi evidente che la presenza di batteri patogeni, strettamente Gram-negativi, costituisce una condizione necessaria, ma non sufficiente a determinare la malattia. Lo stato di salute parodontale, identificato dall’assenza di flogosi è il risultato dinamico di una serie estremamente complessa di interazione tra noxae patogene, risposta immunologia loco-regionale e sistemica e fattori predisponenti, quindi di fattori di rischio aggravanti, proprio di ogni individuo.
Tale varietà di fattori in gioco, fa sì, che il decorso delle parodontiti sia caratterizzato da periodi di attività e da periodi di quiescenza, lunghi anche anni, che portano se non trattati adeguatamente, all’esito finale, consistente nella mobilizzazione ed espulsione, in extremis, degli elementi dentari interessati.

I fattori di rischio sono:

  • Fumo
  • Patologie sistemiche
  • Alterata risposta immunitaria
  • Infezioni croniche
  • Farmaci
  • Presenza patogeni nella placca

È necessario dunque informare il paziente ed aiutarlo a comprendere quali siano i possibili fattori di rischio in grado di sviluppare o di aggravare, qualora già presenti, la perdita del sostegno osseo per i suoi denti. Far conoscere al paziente il proprio livello di rischio può grandemente facilitare il grado di collaborazione dello stesso nel controllo della malattia parodontale o addirittura nella sua prevenzione.

Gli indicatori di rischio sono:

  • Perdita ossea/ età
  • Pregressa parodontite
  • Tasche> 4mm
  • Sanguinamento al sondaggio
  • Condizioni socio-economiche
  • Scarso livello di igiene orale
  • Rare visite periodiche
  • Suscettibilità genetica
Terapia causale

La mancanza di prevenzione gioca un ruolo determinante in questo evento.
Le parodontiti possono essere prevenute e curate. Nella maggior parte dei casi la terapia è efficace ed efficiente.
La terapia causale è la prima, indispensabile, tappa terapeutica. Si fonda sulla ottimizzazione dell’igiene orale domiciliare, sulla correzione degli stili di vita (es. fumo), e sulla rimozione non chirurgica dei microbi dalle superfici radicolari (levigatura radicolare). In alcuni casi specifici, è necessario associare terapia farmacologica sistemica o locale.

Terapia chirurgica

A volte si rende necessaria la terapia chirurgica che spazia dalla chirurgia resettiva, mirata ad eliminare difetti ossei e tasche, alla chirurgia rigenerativa, mirata a ricostruire i tessuti di supporto dei denti (osso e attacco), alla chirurgia mucogengivale, mirata a ricostruire i tessuti di rivestimento (gengive).

Terapia di mantenimento o di supporto STP

La terapia di mantenimento o di supporto SPT è la terza, indispensabile componente della terapia parodontale: richiami regolari, individualizzati a seconda delle necessità, di igiene orale, rimotivazione e monitoraggio per mantenere stabili nel tempo i risultati ottenuti con la terapia.

Compliance del paziente

Fattore fondamentale per il successo della terapia di supporto è:

  • l’ottenimento della Compliance del paziente
  • rispetto reciproco e dei ruoli del Team odontoiatrico

Le decisioni terapeutiche durante la Terapia Parodontale di Supporto vanno basate sull’attuale evidenza scientifica.

Il mantenimento e la terapia parodontale di supporto sono essenziali per assicurare il successo delle terapie parodontali complesse nel lungo periodo.

Le procedure del TPS richiedono una accurata analisi dei dati rilevati.

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