L’Ortodonzia è coordinata dal Dott.G.D. Lodato e dalla Dott.ssa V. Cannavò, che si occupano delle visite e della pianificazione terapeutica. Lo Studio Lodato-Cannavò si avvale di questa disciplina sia nei bambini che nei pazienti adulti.
La tua sicurezza. Il tuo aspetto. La tua vita… Un sorriso cambia tutto.
I principali obiettivi del trattamento ortodontico sono:
I trattamenti nei bambini sono indirizzati al recupero funzionale ed estetico di situazioni da lievi a gravi: affollamenti, malocclusioni, disordini cranio – faciali, denti in eruzione anomala, denti inclusi.
Frequentemente la terapia ortodontica si associa alla terapia ricostruttiva e alla terapia parodontale nel recupero di denti con corona clinica compromessa, mediante movimenti di estrusione.
I trattamenti ortodontici nei pazienti adulti richiedono un approccio multidisciplinare in cui la terapia parodontale e la terapia ricostruttiva / protesica rivestono un ruolo determinante.
La pianificazione della terapia, il “dialogo” fra tutti i professionisti coinvolti, la condivisione delle metodiche sono alcuni degli elementi fondamentali per il raggiungimenti degli obiettivi clinici di interesse per il paziente. Questi casi complessi richiedono un approccio “multidisciplinare”.
La visita rappresenta il momento irrinunciabile per poter fare una diagnosi ortodontica.
Se la valutazione clinica non ravvisa alcun tipo di anomalia l’ortodontista può decidere di rivedere il bambino negli anni successivi per verificare nel tempo il corretto sviluppo della dentatura e l’entità e direzione di crescita delle strutture scheletriche del complesso cranio-facciale. In alcuni casi può richiedere ugualmente una radiografia delle arcate dentarie (ortopantomografia) per verificare presenza e posizionamento degli elementi permanenti non ancora erotti. In questa occasione l’ortognatodontista deve comunque fornire utili consigli per l’igiene orale e la prevenzione delle affezioni del cavo orale.
Nel caso si evidenzi una situazione anomala egli procederà ad un’accurata analisi strumentale, al fine di elaborare un piano di trattamento personalizzato. Lo studio del caso si avvarrà dell’ausilio di modelli in gesso delle arcate dentali, di fotografie (dentali e facciali) e di radiografie dei denti e del cranio (teleradiografia).
Il clinico potrà decidere di intervenire immediatamente (trattamento intercettivo precoce) oppure tenere sotto osservazione il piccolo paziente per un trattamento più tardivo (controlli ogni 3-6 mesi). Nel caso decida di intervenire immediatamente lo specialista potrebbe proporre una seconda fase di terapia in dentizione mista tardiva o permanente. In molti casi un intervento precoce raggiunge un risultato che non è possibile ottenere dopo che la crescita è ultimata. In rari casi, ma pur sempre presenti, si può rendere necessario un intervento del chirurgo maxillo-facciale; si tratta di situazioni in cui il difetto di crescita assume aspetti particolarmente gravi.
Il successo clinico in ortognatodonzia è il risultato di una corretta diagnosi e di un adeguato piano di trattamento e consiste nel miglioramento della salute orale, del sorriso e dell’estetica del volto.
Ci dedichiamo da sempre all’ortodonzia estetica o invisibile.
Da qui l’uso di Invisalign per casi semplici, ma dove questo apparecchio ha dei limiti si passa all’uso di veri e propri apparecchi fissi posti sulla superficie linguale del dente. Questo tipo di apparecchio risulta completamente invisibile in quanto viene applicato sulla superficie interna dei denti. La metodica garantisce risultati sovrapponibili a quelli dell’ortodonzia tradizionale risolvendo, in particolare nell’adulto, il disagio di mostrare l’apparecchio.
Sono di grande utilità nei casi in cui la perdita di uno o più elementi dentari ha provocato lo spostamento di denti vicini rendendo difficoltosa la risoluzione protesica. Una fase di ortodonzia linguale può garantire poi la corretta riuscita della protesi fissa.
Il tempo di trattamento risulta uguale all’apparecchiatura classica, in alcuni particolari casi addirittura abbreviato; la durata massima di un trattamento risulta essere di due anni.
