Il controllo dello stato di salute sistemica: il diabete e le patologie che interferiscono con il sistema immunitario dei pazienti per le parodontiti, quali ad esempio la gravidanza, l’allattamento, la pubertà (squilibri ormonali parafisiologici) o francamente patologici e alcune malattie sistemiche rare (tra cui : S. di Ehlers, S. di Papillon Lefevre) e malattie cardiache coronariche e aterosclerosi nonché l’assunzione ripetuta di particolari farmaci( difenilidantoina, calcioantagonisti, terapia ormonale sostitutiva, ciclosporina A), le discrasie ematiche, lo stress, le immunodeficienze, sono tutte alterazioni funzionali sistemiche che coinvolgono anche il cavo orale, diminuendo l’efficienza dei suoi sistemi di difesa e ancora alcune patologie quali la bulimia, il morbo di Sjogren e altre patologie salivari per la carie.

L’individuazione di predisposizioni sistemiche (per esempio la familiarità per le parodontiti) o locali (es. anomalie dello smalto per la carie) elevano il nostro livello di attenzione.

Biofilm batterico

Un biofilm, è una comunità strutturata di cellule batteriche racchiuse in una matrice extracellulare di sostanze polimeriche, autoprodotta e aderente ad una superficie vivente o inerte, spesso di polisaccaridico.
I biofilm intrappolano i nutrienti necessari per la crescita della popolazione microbica.
Aggregazioni batteriche in biofilm, possono essere causa di malattie, ed esempi di queste sono proprio le gengiviti e le parodontiti.

La permanenza di placca e tartaro e la rottura del delicato equilibrio all’interno del biofilm batterico( tra patogeni parodontali e flora benefica ) nel cavo orale determina una risposta infiammatoria che in un prima momento è superficiale e reversibile (gengivite), e in un secondo momento, se non arrestata, invade i tessuti più profondi determinando la formazione di tasche parodontali e alterazione spesso irreversibili. La parodontite se non viene tempestivamente trattata provoca la mobilizzazione degli elementi dentari fino alla perdita degli stessi.

La prevenzione ha lo scopo di impedire che questo processo avvenga indisturbato. L’igienista infatti ha il compito di informare il paziente sulla natura di questi problemi, di motivare ed istruirlo al mantenimento di una corretta igiene orale domiciliare, oltre che procedere con richiami periodici duranti i quali vengono eseguite sedute d’igiene professionale attraverso strumenti manuali ed ultrasonici.
Mediante l’utilizzo di appositi test genetici e salivari (vedi sezione ricerca ) è inoltre possibile valutare la suscettibilità individuale di ogni paziente alla malattia parodontale ed alla carie.
I pazienti che seguono correttamente un buon programma di prevenzione e collaborano debitamente si ammalano molto di meno di carie e malattia parodontale.